Il bambino rimarrà in terapia intensiva per alcuni giorni (da 4 a 5 giorni) e poi sarà ricoverato nel reparto di chirurgia pediatrica per circa 3 settimane.
La durata del ricovero può variare a seconda del suo stato di salute.
Hôpital des enfants
Rue willy-Donzé 6
1205 Ginevra
Svizzera
Centro Svizzero del Fegato del Bambino - HUG
Rue willy-Donzé 6
1211 Ginevra 14
Svizzera
Svizzera
Numero di telefono unico (7/7 – 24/24)
+41 22 372 46 60
Numero di fax unico
+41 22 372 47 42
Indirizzo e-mail unico : team.hepatoped@hcuge.ch
Indirizzo per le emergenze : Avenue de la Roseraie 47
Emergenze gravi / ambulanza : 144
Il bambino rimarrà in terapia intensiva per alcuni giorni (da 4 a 5 giorni) e poi sarà ricoverato nel reparto di chirurgia pediatrica per circa 3 settimane.
La durata del ricovero può variare a seconda del suo stato di salute.
Sì, è possibile rimanere con il bambino, sia in terapia intensiva che in chirurgia pediatrica.
Sì, dopo aver informato l’équipe di infermieri. Tuttavia, in questo caso deve indossare una mascherina. Le mascherine sono disponibili presso il reparto. È possibile anche fare una passeggiata con il bambino intorno all’ospedale.
Sì, i familiari sono incoraggiati a visitare il bambino. Tuttavia, se presentano segni di infezioni (raffreddore, tosse, diarrea...), dovranno astenersi dal visitare il bambino per l’intera durata dei sintomi.
Per non agitare il bambino, il numero di visitatori è limitato a due persone.
Sì, è una buona idea. Si consiglia di portare al bambino i suoi piatti preferiti.
Tuttavia, evitare di dargli l’acqua del rubinetto. Le bottiglie d’acqua sono messe a disposizione dalle équipe. Una volta aperta, la bottiglia deve essere consumata entro 24 ore. Il cibo e il vassoio con le vivande devono essere consumati rapidamente (non tenere il cibo “aperto” nella stanza).
No. Tuttavia, se uno dei fratelli del bambino è malato, bisogna evitare il più possibile il contatto fisico con il bambino che ha subito il trapianto.
No, non è necessario a meno che la pressione sanguigna del bambino non fosse troppo alta quando era in ospedale. In questo caso, i medici chiederanno di misurarla a domicilio.
Sì, a condizione che si rispetti la data di scadenza indicata sulla confezione.
Fino a 3 mesi dopo un trapianto di fegato
In seguito e per tutta la vita
Il pompelmo (frutta, succo, succo di frutta multi-fruit) e l'arancia amara (= arancia di Siviglia, utilizzata per la marmellata, sciroppata, glassata con cioccolato) sono proibiti poiché sono incompatibili con l'assunzione di tacrolimus o ciclosporina.
Siate rassicurati: una presa accidentale (per esempio in un succo di frutta multi-fruit) non è grave e non porta a conseguenze immediate o a lungo termine.
La conservazione, preparazione e cottura degli alimenti devono essere eseguite in un “ambiente pulito” :
No, basta lavarli accuratamente a mano oppure in lavastoviglie.
Non è consigliabile tenere uccelli, serpenti, tartarughe o altri rettili, a causa del rischio di contaminazione da funghi. Se simili animali sono già presenti in casa, il bambino che ha subito il trapianto deve evitare qualsiasi contatto con loro e non deve assolutamente contribuire alla loro cura, per esempio pulendo gabbie, teche o altro tipo di terrario oppure dando loro da mangiare.
Gatti, cani, cavalli, mucche e altri animali non pongono alcun problema. Tuttavia, evitare di prendere nuovi animali durante il primo anno dopo il trapianto.
Durante i sei mesi successivi al trapianto, è preferibile evitare luoghi pubblici chiusi troppo affollati, come centri commerciali, cinema o sale da concerto, soprattutto nel periodo invernale.
Per andare a fare la spesa o viaggiare sui mezzi pubblici, scegliere le ore di minore affluenza.
Al mare : sì, ma è essenziale applicargli della crema solare a “schermo totale” perché l’effetto del tacrolimus (farmaco immunosoppressore) rende la pelle più sensibile agli effetti dannosi del sole (tumore della pelle).
In piscina : Si raccomanda di evitare le piscine pubbliche durante il primo anno successivo al trapianto. È invece ammesso l’uso di piscine private (a casa oppure da amici e familiari).
Di solito da 2 a 3 mesi dopo il trapianto.
Di solito da 3 a 6 mesi dopo il trapianto.
Rispettare le misure igieniche di base è il modo migliore per evitare una contaminazione. Si applicano su base giornaliera, indipendentemente dall’ambiente e dalla situazione (ospedale, casa, scuola, in viaggio ecc.).
Sì, il programma di vaccinazione sarà proseguito a partire da 1 anno dopo il trapianto dietro raccomandazione e con il monitoraggio del Centro.
Per più informazioni su vaccini : INFOVAC.
Il bambino deve assumere sempre il tacrolimus o un altro immunosoppressore:
Queste precauzioni essenziali aiutano a ridurre le fluttuazioni dei livelli ematici del farmaco. L’analisi dei risultati è quindi più affidabile, il che facilita l’adeguamento del trattamento. Se, nonostante tutto, i livelli ematici variano troppo, i medici suggeriscono di somministrare il tacrolimus a digiuno entro un certo lasso di tempo prima dell’assunzione di cibo.
No, deve essere assunto preferibilmente per via orale.
Applicare la regola della mezz’ora :
Contattare il nostro Centro in caso di dubbi o se il vomito persiste.
Non modificare gli orari di assunzione del tacrolimus, ma continuare a somministrarlo alla solita ora secondo il nuovo orario.
Per esempio :
Per farmaci diversi dal paracetamolo, fare riferimento alla tabella seguente (FR).
In base alle nostre attuali conoscenze, sì. Una persona che ha subito un trapianto deve assumere i farmaci immunosoppressori a vita. Sono attualmente in corso alcuni studi su questo aspetto.
Inizialmente, vengono prescritti sei farmaci al giorno, a titolo preventivo, per ridurre gli effetti collaterali dell’immunosoppressore. Tali farmaci proteggono da ipertensione e insufficienza renale e riducono il rischio di infezione virale o batterica. Successivamente, il loro numero diminuirà progressivamente nel corso degli anni (1-3 al giorno).
Tipi di farmaci
Sì. Anche se il bambino ha un sondino nasogastrico.
Come per il tacrolimus, gli altri immunosoppressori (nifedipina, Amphomoronal® e Mycostatin®) devono essere assunti preferibilmente per via orale.
Gli altri trattamenti possono essere somministrati tramite il sondino. Tuttavia, poiché il sondino è provvisorio, è preferibile abituare il bambino ad assumere i farmaci per via orale.
La tabella seguente indica la regola generale, che può tuttavia variare da una situazione all’altra :
Tipi di farmaci | Durata generale dell’assunzione dei farmaci post-trapianto |
---|---|
Prednisolone® ou Prednisone® | Almeno 3 mesi seguendo un regime di dosaggio decrescente |
Nopil® | Almeno un anno |
Aspirine® | Almeno 3 mesi seguendo un regime di dosaggio decrescente |
Valcyte® | Almeno 6 mesi |
l’Ursofalk® | da 6 a 12 mesi o come da indicazione medica |
Nexium® | Almeno 3 mesi |
Traitements antihypertenseurs : Norvasc® (Amlodipine), Reniten® (Enalapril) | in base ai progressi del bambino |
Aquadek®, Magnésium, Calcimagon D3® | in base ai progressi del bambino |
Non esistono attualmente farmaci profilattici antivirali efficaci contro questi virus.
Non ci sono controindicazioni per il ricorso all’omeopatia. In assenza di studi convalidati, bisogna essere prudenti con prodotti quali tinture madri e rimedi spagirici.
Per quanto riguarda la fitoterapia, occorre fare attenzione all’origine delle piante, alle concentrazioni e alla qualità delle preparazioni.
È consigliabile discuterne con un membro dell’équipe, che potrà consultare il reparto di farmacologia clinica.
Si consideri che il bambino ha la febbre se la sua temperatura corporea è superiore a:
In una prima fase, togliere i vestiti al bambino e fare un bagno, verificando che la temperatura dell’acqua sia più bassa di mezzo grado rispetto alla sua temperatura corporea. È possibile somministrare del paracetamolo (ad esempio Dafalgan®).
Se la febbre persiste nonostante queste misure, contattare il pediatra o accompagnare il bambino direttamente presso l’ospedale pediatrico più vicino.
Importante : più recente è il trapianto, più urgente sarà l’intervento di un medico per far visitare il bambino.
Sì, in caso di dolore o febbre, ogni 6 ore.
In caso di febbre o dolore, si raccomanda di somministrare/utilizzare solo paracetamolo, Dafalgan®, Panadol®, BenUron® ecc.
ATTENZIONE : non somministrare Ibuprofene®, Algifor®, Irfen®, Brufen®, Nurofen® e altri farmaci della famiglia dei FANS (= farmaci antinfiammatori non steroidei) a causa del rischio di insufficienza renale.
Se vengono prescritti questi farmaci, bisogna rifiutarsi di assumerli. In caso di dubbi, contattare il Centro.