Una volta praticato l’intervento, sarete ancora sorvegliati per 12-24 ore in un’ unità di terapia intensiva o semi-intensiva. In effetti, il vostro cuore è ancora in un periodo a rischio, specialmente di alterazioni del ritmo cardiaco.
In questa unità, il personale è perfettamente formato ed equipaggiato per far fronte a questi rischi ed agire di conseguenza. Vi sarà chiesto di non piegare la vostra gamba o il vostro braccio, a seconda della sede in cui è stato introdotto il catetere, per il rischio di sanguinamento. Dopo questo periodo di sorveglianza, sarete trasferiti in una unità di degenza.
Qui l’ osservazione prosegue in maniera mena stretta e il trattamento viene adeguato alle vostre necessità. E’ in questa unità di degenza che sarete sensibilizzati sulle cause di cio’ che vi è accaduto (fattori di rischio) e sui diversi trattamenti che noi vi proporremo. Beneficerete di esami complementari per verificare lo stato del vostro cuore ed escludere complicanze legate all’infarto :
- Ecografia del cuore (esame non invasivo e non doloroso)
- Test da sforzo (in genere su bicicletta)
Nessuna ragione per restare sdraiati !
Inizierete una prima fase di riabilitazione il giorno stesso del vostro arrivo nell’unità di degenza con un fisioterapista. Questa riabilitazione si effettua gradatamente in funzione del vostro stato. Durante il vostro soggiorno, vi proporremo di effettuare una riabilitazione cardiovascolare in seguito all’uscita dall’ospedale. E’ un programma rimborsato dalle assicurazioni per malattia e che noi non possiamo che raccomandarvi.
Quindi arriva il giorno della dimissione. L’equipe che vi ha curato ritiene che voi possiate ritornare a casa. A questo punto, il dosaggio dei vostri farmaci è in genere ben stabilito, ma a volte possono essere necessari dei piccoli aggiustamenti. Vi viene prescritta la terapia da seguire a domicilio e fissato un appuntamento per iniziare il programma di riabilitazione cardiovascolare.